Gli scavi archeologici

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Realizzati come workshop estivi, dal 1988 gli scavi archeologici contribuiscono concretamente e scientificamente alla rinascita dell’isola, svelandone l’incredibile importanza e costituendo un'esperienza decisiva della rigenerazione partecipata del bene.

Le indagini, condotte con università italiane e straniere, hanno permesso l'individuazione e lo studio di strutture, stratificazioni e depositi archeologici, e il ritrovamento di reperti riferibili al monastero della Vigna Murada e al Lazzaretto della Repubblica di Venezia.

Gli scavi sono oggi documentati lungo il percorso storico-archeologico di visita e ne costituiscono la parte open air: sono visibili i saggi stratigrafici relativi all’area dei Forni, del Priorado, delle Camere e della Chiesa.

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Gli scavi archeologici nei decenni: dagli esordi alla nuova generazione.

La ricerca attualmente in corso si svolge invece nell’area del Campo Santo, dal 2015 in collaborazione con l’Università dell’Australia Occidentale di Perth (UWA) - Centre for Forensic Science, con la concessione di scavo del Ministero della CulturaL’importanza della ricerca è stata testimoniata anche dalla visita di Margaret Cox, antropologa di fama internazionale, fondatrice della prima laurea magistrale al mondo in Archeologia forense e autrice di pubblicazioni fondamentali per il settore.

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Le aree di indagine al Lazzaretto Nuovo

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Inserite nel percorso di visita, le diverse zone oggetto di scavo restituiscono le strutture scomparse nei secoli.