Outdoor education: un padiglione polifunzionale con il workshop "Taking Action. Low-tech as innovation"

L'isola del Lazzaretto Nuovo torna ad essere anche aula-laboratorio, secondo la complementarietà fra teoria e pratica che caratterizza la dimensione didattica e partecipativa dell'ecomuseo: l'outdoor education permea da quattro decenni il programma generale "Per la rinascita di un'isola".

Dall'11 al 18 settembre 2021 il workshop internazionale "Taking Action. Low-tech as innovation", coordinato dal professore Giovanni Mucelli e dall’architetto Andrea Maggiolo e nato dalla collaborazione tra l'unità di ricerca "Laboratorio Sperimentale del Saper Fare" (SF_Lab) dell'IUAV - Istituto Universitario di Architettura di Venezia e l'organizzazione internazionale EAHR di Copenhagen (Emergency Architecture & Human Rights), ha realizzato un padiglione polifunzionale a destinazione didattica e di attività archeologica, smontabile e completamente reversibile, utilizzando materiali biocompatibili e di recupero. Una struttura funzionale ma nel contempo evocativa: la forma ricorda una carena di nave, il colore delle sue parti rosso cinabro richiama le antiche scritte sui muri all’interno del Tezon Grande, e la sua copertura ricorda le vele delle navi commerciali in rada per la quarantena.

Per i Lazzaretti Veneziani una struttura utile e adeguata alla flessibile molteplicità delle attività ecomuseali che si svolgono nelle diverse stagioni dell'anno.

Per gli studenti una occasione seminariale “sul campo”, di ricerca e di progetto, basata sulla sperimentazione innovativa di un fare, necessario, attento all’uso delle risorse e dei materiali locali, attraverso metodi di learning by doing e l’utilizzo di tecniche costruttive ibridate a bassa sofisticazione, coerenti con le conoscenze e il knowhow del contesto di riferimento. Un cantiere sperimentale e un ciclo di lezioni teoriche e strategiche tenute da docenti Iuav ed esperti di tecniche costruttive in autocostruzione, di condizioni ambientali e di ecocompatibilità del sistema lagunare veneziano.

Grazie a tutti!

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Dalla scheda di approfondimento: 

Il workshop vuole essere una occasione seminariale didattica, di ricerca e di progetto, basata sulla sperimentazione innovativa di un "fare", necessario, attento all'uso delle risorse e dei materiali locali, attraverso l'utilizzo di tecniche costruttive ibridate a bassa sofisticazione coerenti con le conoscenze e il know-how del contesto di riferimento i cui obiettivi formativi sono: 

  • l'apprendimento di una tecnica costruttiva semplice attraverso metodi di learning by doing;
  • il monitoraggio attivo nei mesi successivi della struttura realizzata al fine di valutarne criticamente l'affidabilità nel tempo in relazione alle sollecitazioni ambientali e d'uso in ecosistema particolarmente delicato ed eccezionale come quello della laguna di Venezia.

L'iniziativa è parte integrante di una ricerca Iuav multidisciplinare che ha come obiettivo la valorizzazione del patrimonio archeologico, architettonico e ambientale della Laguna di Venezia la quale, attraverso installazioni e infrastrutture lignee temporanee, coerenti con la natura anfibia e mutevole dell'ambiente lagunare. Testimoni di un passato denso e operoso ma nel contempo nuovi luoghi di informazione e formazione su una laguna, ormai scomparsa, meno vuota e fortemente dinamica, capace di divenire fulcro di attività commerciali ed economiche: porto delle città romane e bizantine della fronda lagunare. Nuovi luoghi che, oltre a condurre ed orientare, possano costituire una rete informativa sperimentale, una sorta di grande museo diffuso, attraverso il quale far rivivere e raccontare, ai nuovi visitatori, la complessità e la dimensione di un passato le cui testimonianze archeologiche, ormai, sono quasi completamente scomparse per l'inesorabile aumento di quel elemento di vuoto (l'acqua) che contrariamente nel passato è stato fonte di prosperità e civiltà. Un nuovo saper fare che induca ad una riappropriazione fisica e culturale della Laguna Nord quale luogo di testimonianza storica e di eccezionalità ambientale. 

Responsabile scientifico Iuav:  Giovanni Mucelli 

Responsabile Eahr: Andrea Maggiolo 

Collaborazione Iuav: Roberta Albiero, Antonella Gallo 

Tutor Iuav: Beatrice Scarparo

Sponsor: Studio Maa

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