Climax Change

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LA FORMAZIONE AL TEMPO DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI

Progetto vincitore del Concorso d’idee per lo sviluppo di Comunità Sostenibili 2020/2021 del CAVV-CSV Coordinamento delle Associazioni di Volontariato della Città Metropolitana di Venezia.

 

Venezia e la sua Laguna sono un’area particolarmente legata ai cambiamenti climatici in corso: le emergenze date dall’acqua alta eccezionale di novembre 2019 e dalla quarantena per la pandemia da “covid-19” del 2020-2021 hanno evidenziato sia grandi criticità per il territorio e la sua comunità (ambientali, sociali, economiche) sia l’importanza dell’isola del Lazzaretto Nuovo quale punto di riferimento e di divulgazione per la resilienza e le buone pratiche.

La crisi in atto richiede siano prese nuove misure di tutela del territorio, di formazione di chi se ne prende cura e di racconto alla popolazione. I musei sono attori di sviluppo locale e di interpretazione della realtà, socialmente abilitanti: devono aggiornare le risposte all’importante richiesta di informazioni da parte delle persone e accelerare la transizione sull’innovazione e sulla sostenibilità integrata (evoluzione obbligata su distanza e prossimità, diversificazione e digitalizzazione, turismo). Sono cioè a un punto di svolta per il compito e la rilevanza che si propongono di assumere all’interno della società contemporanea, ed anche per trovare garanzie di prosieguo.

Strumenti redazionali e contenuto evoluto
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Il rischio idrogeologico durante la stagione delle acque alte e delle grandi piogge: l'interno dell'isola nei casi eccezionali, prima dell'attivazione delle pompe.

Il Lazzaretto Nuovo è al contempo un luogo:

  1. fisicamente esposto ai cambiamenti climatici,
  2. curato da un vasto volontariato che permette la fruizione a migliaia di persone,
  3. riconosciuto per le sue capacità di aggregazione, costruzione e crescita della comunità nelle sue diverse generazioni e composizioni,
  4. icona simbolica a livello internazionale, in quanto primo esempio sistemico di quarantena e sede di un’esposizione dedicata all’ambiente lagunare.

Il progetto di start up che avvia le azioni Climax Change ha previsto 13 mesi di lavoro nel 2020-2021:

  1. intervento ambientale: gestione forestale responsabile, valorizzazione del bosco nella sua multifunzionalità e certificazione dei servizi ecosistemici con Etifor spin-off dell'Università di Padova; messa in sicurezza delle aree del giardino a rischio idrogeologico (acque alte e salinizzazione del terreno, rarefazione e violenza delle piogge), 
  2. confronto sulle buone pratiche con le associazioni partnerGuardia Costiera Ausiliaria (conoscenza e tutela del territorio viste dall’acqua), Legambiente Riviera del Brenta (Oasi Lycaena: rigenerazione ecologica, aree umide, fitodepurazione, gestione di un bene tramite cooperazione fra associazioni), Le Dune (Parco delle Dune Fossili: lo studio dell’evoluzione della linea di costa, la morfologia del paesaggio, la biodiversità),
  3. formazione volontari: workshop “Musei fra sostenibilità e digitale: l'ecomuseo secondo gli obiettivi dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile con Paola Dubini (professoressa di Management all'Università Bocconi, esperta di tematiche di sostenibilità legate alle organizzazioni culturali),
  4. scuole: realizzazione di un kit didattico digitale per le scuole e la DaD con Claudia Fredella (archeologa ed esperta di valorizzazione e public engagement territoriale; il kit è stato presentato all'interno del seminario Ecologie storiche in una prospettiva didattica di Didattica della Storia, Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca),
  5. visite guidate: due eventi nel festival Civiltà sull'acqua (soldout e seguenti sette repliche nel primo weekend d'alte maree: la testimonianza di Dario Smania del progetto Life Vimine); nuovi pannelli storico-scientifici che aggiornano al post-pandemia i percorsi espositivi dell’ecomuseo; pieghevole stampato su carta ecologica nata dalle alghe secondo i principi dell’economia circolare.

Il progetto ha coinvolto decine di volontari (ricerca, formazione, messa in opera), diverse associazioni, migliaia di fruitori sul campo, consulenti scientifici. Per la produzione e l'acquisto dei prodotti si è avvalsa di fornitori locali di prossimità (Venezia e Laguna) e della collaborazione di Venipedia, la piattaforma culturale e sostenibile dedicata a Venezia (i Lazzaretti Veneziani sono progetto pilota di "Venipedia Virtuosa", iniziativa creata per supportare e valorizzare i progetti meritevoli sul territorio veneziano con azioni mirate e concrete).

Il progetto è stato citato come esempio all'interno di: ASVIS - Festival dello Sviluppo Sostenibile 2021 ("Comunità resilienti: the status quo is not an option", evento nazionale Gruppo Cultura, con la partecipazione del capo di gabinetto del Ministero della Cultura); corso “Driving the Future towards the Sustainable Development Goals - Thoughts on Expo Dubai 2020” presso Fondazione Collegio delle Università Milanesi.

La comunicazione dedicata - fra website, newsletter e social - ha coinvolto oltre 300.000 persone. Un servizio del Tg3 Rai è stato inserito in rotazione su Tg3 Veneto, Tg Leonardo, Tg Mediterraneo, Buongiorno Regione.

Climax Change collabora al prosieguo del più ampio progetto Il Sentiero delle Barene, avviato nel 2019 come dimensione paesaggistica dell’ecomuseo dei Lazzaretti Veneziani, potenziandone particolarmente l’attività formativa per diverse categorie di beneficiari: volontari, studenti, terzo settore, famiglie e pubblico generalista. Garantisce così l’ulteriore valorizzazione di un bene pubblico rigenerato attraverso la partecipazione della cittadinanza.

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L'ecomuseo dei Lazzaretti Veneziani secondo gli Obiettivi dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. (Paola Dubini, professoressa di Management all'Università Bocconi, Vicepresidente Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci, coordinatrice gruppo Cultura di ASviS - Alleanza per lo Sviluppo Sostenibile)

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Nel biennio 2020-2021 segnato dalla pandemia, le visite guidate dei Lazzaretti hanno spesso registrato il tutto esaurito dei posti a disposizione. La domanda del pubblico racconta il diffuso bisogno di informazione e di profondità, evidenziando l'importanza del ruolo civico dei musei come chiave di interpretazione della complessa realtà contemporanea.