di Marta De Marchi (Università Iuav di Venezia)
La collaborazione tra Lazzaretti Veneziani e Università Iuav di Venezia si arricchisce di un nuovo capitolo, che si innesta sull’esperienza, tuttora in corso, del Contratto di Area Umida per la laguna nord di Venezia.
Il continuo dialogo e confronto tra le due istituzioni, infatti, ha portato ad una nuova convergenza tematica e metodologica intorno ad uno strumento sempre più presente nelle attività di attivazione e valorizzazione territoriale, quello dei living lab.
Da un lato, infatti, l’ecomuseo dei Lazzaretti Veneziani sta avviando la costituzione del Laguna Living Lab, che si propone come piattaforma aperta e partecipata in grado di promuovere forme di costruzione collaborativa di conoscenza e citizens’ science. Dall’altro, Iuav sta maturando la sua esperienza di promozione e facilitazione in processi di partecipazione della cittadinanza attiva, prima attraverso lo strumento di governance del Contratto di Area Umida, ora con l’attivazione di un living lab sui temi del cibo in laguna.
I living lab sono spazi, fisici ma soprattutto sociali, di collaborazione tra istituzioni pubbliche, organizzazioni di ricerca, attori economici e della società civile, finalizzati allo sviluppo di innovazioni e di sperimentazioni di prodotto o di processo. Questo strumento si caratterizza per la capacità di coinvolgimento della cittadinanza in processi di progettazione partecipata insieme a enti e amministrazioni locali, costruendo comunità a partire dallo sviluppo di azioni pilota.
L'avvio del gruppo di lavoro tematico, con la presentazione pubblica dei risultati del workshop “Verso un atlante del cibo della Laguna di Venezia”, all'interno del festival Civiltà sull'Acqua (Lazzaretto Nuovo, 9/10/22)
Il progetto di costituzione del Laguna Living Lab, dunque, si è offerto fin da subito come possibile cornice di riferimento per lo sviluppo del living lab tematico sul cibo lagunare, che il gruppo di ricerca Iuav coordinato da Maria Chiara Tosi, docente ordinario di Urbanistica, deve ora implementare. Il Cibo e Laguna Living Lab si inserisce nelle attività del progetto Cities2030, finanziato dal programma europeo H2020 per il periodo 2021-2024, che propone la metodologia dei living lab come strumento operativo per sviluppare nuove politiche urbane e progetti pilota in grado di riorientare i sistemi esistenti verso modelli più sostenibili, resilienti ed equi.
Cibo e laguna sono due sistemi molto complessi, che devono fare i conti con trasformazioni globali e questioni locali urgenti. Per farlo, è più che mai necessaria una profonda comprensione del funzionamento del sistema alimentare. Il cibo implica un intreccio tra pratiche, politiche e processi, che mette in relazione attori pubblici e privati, produzione e consumo, aree a diverse intensità urbane e a diverse scale spaziali e temporali. Il cibo, inoltre, può essere una chiave per veicolare la transizione ecologica in laguna, per rafforzare il legame della comunità locale con il territorio e, forse in parte, per mitigare l'impatto dei flussi turistici.
Principale attività del Cibo e laguna living lab sarà lo sviluppo di un Atlante del Cibo della Laguna, uno strumento aperto e interattivo, in grado di raccogliere dati e informazioni sul sistema alimentare, ma anche di evidenziare esperienze innovative dal basso e promuovere nuove politiche alimentari locali. Le attività in programma per l’Atlante saranno distribuite nel tempo e nello spazio della laguna, e includeranno workshop, sopralluoghi, eventi pubblici e discussioni aperte a tutte e tutti.
Il Lazzaretto Nuovo diventa allora una “casa base” dove i living lab lagunari possono trovare un luogo di ritrovo per alcuni momenti speciali. Così è stato il 9 ottobre 2022, in occasione della presentazione dei primi risultati raccolti per l’Atlante del Cibo, una giornata di racconto e confronto, di raccolta e ascolto di voci, di scambio tra generazioni e tra provenienze geografiche diverse. Il Lazzaretto Nuovo, che si trova nel cuore di quello che potremmo definire un “arcipelago della produzione di cibo”, rappresenta il nodo fisico di una rete di interessi culturali e di ricerca, che intendono sperimentare e prendere azione in laguna con nuovi progetti e iniziative. La convinzione è che la laguna di Venezia costituisca un laboratorio vivente essa stessa, una laguna vivente, unica nel suo genere, ma capace di essere un esempio per tutti i territori in trasformazione.
L'articolo è stato pubblicato nel numero di ottobre 2022 del magazine de La Biblioteca delle Isole (rubrica "L'Argomento").
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Il partecipato incontro sul sistema del cibo lagunare in Tezon Grande (Lazzaretto Nuovo, 9/10/22)