Pareti di voci

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Le tracce lasciate e conservatesi nel corso dei secoli sulle pareti e sulle pietre dei Lazzaretti Veneziani costituiscono un corpus etnografico unico e vivido. Voci di una variegata popolazione che ha vissuto nelle due isole, per mestiere o per quarantena, ciascuna col suo compito e la sua storia.

Il progetto di ricerca Pareti di Voci è condotto da Francesca Malagnini: studiosa veneziana, insegna Storia della lingua italiana all'Università per Stranieri di Perugia. Dal 2012 l'attività di ricerca consiste nella scoperta, ripulitura, decifrazione, interpretazione e trascrizione delle scritture parietali ed epigrafiche. Il corpus delle scritture, datate soprattutto tra i secoli XVI e XVIII, è corredato spesso da disegni e simboli di importanza notevole. I tratti grafici, siano essi scritture, disegni, marchi mercantili, monogrammi, furono eseguiti dai facchini (i "bastazi"), o da altri che lavoravano o alloggiavano temporaneamente nei Lazzaretti, per lavoro, per diporto, o per lasciare una testimonianza del loro passaggio. Si tratta in larga misura di scritture semicolte, in parte cronachistiche e autobiografiche, che testimoniano l'affiorare dell'italiano, unito a tratti di italiano regionale e dialettale, veneziano e bresciano della Val Sabbia, uno dei luoghi di provenienza dei facchini. L'attenzione di Malagnini si è rivolta inoltre ai graffiti e alla simbologia dipinta: sue sono le scoperte di una flotta graffita, e di alcuni monogrammi bernardiniani dipinti lungo le pareti delle teze al Lazzaretto Vecchio.

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Una scrittura epigrafica al Lazzaretto Vecchio e due scritture parietali al Lazzaretto Nuovo

L'importanza di tali testimonianze nel panorama nazionale e internazionale è plurima: le scritture sono visibili ad occhio nudo e si trovano in situ, non sono cioè staccate dalla pareti e presentate su pannelli; sono stratificate - ovvero spesso sovrapposte l'una all'altra - a testimonianza di un'attività ricorrente nel tempo ed eseguita da più mani; sono realizzate su superfici diverse: intonaco, marmo, mattone; appartengono a periodi diversi e sono realizzate per funzioni differenti.

Tali reperti, restaurati e conservati, permettono di rendere noto ai visitatori dell'isola le modalità di scrittura antica e i suoi contenuti, coniugando l'alta ricerca scientifica e accademica con la divulgazione corretta dei contenuti al grande pubblico

Qui un articolo di Francesca Malagnini sulle "parole del luogo" diffusesi dai Lazzaretti nel mondo e fino ad oggi, nel numero estivo 2021 del magazine dell'ecomuseo.

Dal 2022 le scritture parietali dei Lazzaretti Veneziani sono oggetto di una nuova fase di studi e restauri in quanto parte del progetto quinquennale "Graff-IT - Graffiti in Italia dal VII al XVI secolo", risultato fra i vincitori di ERC Advanced Grants della Commissione Europea, destinati ai migliori ricercatori di tutta Europa (particolarmente distintisi nello sviluppo di nuove conoscenze in vari ambiti del sapere, dalla fisica alle scienze della vita, dall’ingegneria al settore delle humanities).

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Questi i libri e gli articoli pubblicati fino a questo momento:

LIBRI

Il Lazzaretto Vecchio di Venezia Le scritture epigrafiche, Venezia, Marcianum Press, 2018

Il Lazzaretto Nuovo di Venezia Le scritture parietali, Firenze, Franco Cesati, 2017

Per l’alto valore storico, il libro dedicato al Lazzaretto Nuovo ha ricevuto la segnalazione al Premio Brunacci 2018, organizzato dal Comune di Monselice con il Dipartimento di Storia dell’Università di Padova e rivolto alle scuole, al mondo accademico ed editoriale con l’obiettivo di far conoscere alle giovani generazioni la storia veneta.

ARTICOLI

Le scritture parietali cinque-seicentesche del Lazzaretto Nuovo di Venezia. Appunti linguistici, in Cuadernos de Filología Italiana, XXIV, 2017, pp. 7-42. Rivista di fascia A (6 revisori anonimi)

Tracce di scritture parietali e graffiti ottocenteschi nell’isola del Lazzaretto Vecchio di Venezia, in Lingua e letteratura italiana nel presente e nella storia. (Atti del X Convegno internazionale di italianistica dell’Università di Craiova, 14-15 settembre 2018), a cura di Elena Pirvu, Firenze, Cesati, 2020, pp. 113-121. Contributo in volume internazionale

Tommaseo e il secondo esilio a Corfù (Atti del Convegno internazionale Tra Adriatico e Ionio. Itinerari culturali e turismo sostenibileCorfù, 21-23 novembre 2019), a cura di G. Dell’Aquila, Department of History, Ionian University, Ioannou Theotoki 72), 2020, pp. 187-213. Contributo in volume internazionale

Tracce di scritture parietali e graffiti ottocenteschi nell’Isola del Lazzaretto Vecchio di Venezia (Atti del Convegno Internazionale, Craiova, 17-18 settembre 2018), Firenze, Cesati, 2020, pp. 115-123. Contributo in volume internazionale

Il Lazzaretto Vecchio di Venezia: un’epigrafe ritrovata, in «Studi linguistici italiani», fasc. 1 del 2020, pp. 107-120. Rivista di fascia A con 6 revisori anonimi

Le parole dei Lazzaretti nel mondo, La Biblioteca delle Isole, 2021 [vai all'articolo]