Le esposizioni museali

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Sbarcati sul pontile e lasciando alle spalle Venezia, si entra varcando un imponente portone: il percorso storico-archeologico all’interno alla cinta muraria del Lazzaretto Nuovo è una passeggiata guidata in grandi ambienti aperti e chiusi, che si snoda fra edifici monumentali e scavi archeologici.

Gli elementi monumentali

Il suggestivo viale di gelsi secolari, piantati nell'Ottocento durante l’uso militare austriaco. Il Tezon Grande, il più grande edificio storico della Laguna dopo le Corderie dell’Arsenale, lungo più di cento metri e cuore pulsante dell’isola nei secoli. I due ingegnosi Caselli da Polvere, che sono i più significativi dei quattro esemplari rimasti in Laguna. pozzi alla veneziana. Il belvedere sulle barene.

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I pozzi alla veneziana, i caselli da polvere, il belvedere sulle barene, i Tezoni, il viale dei gelsi.

L’esposizione permanente

Il gigantesco Tezon Grande era l’edificio principale per lo stoccaggio e la disinfezione delle merci durante la quarantena. Conserva un corpus etnografico di scritte e disegni originali sui fatti dell’epoca e i rapporti con il Levante: sulle pareti si leggono ancora i graffiti e le testimonianze pittoriche dei mercanti, dei guardiani e dei “bastazi” (facchini) del Magistrato alla Sanità, che documentano l’arrivo delle navi dai vari porti del Mediterraneo e la brulicante attività che vi si svolgeva.

L’allestimento museale partecipa al racconto di Venezia con particolare riferimento agli aspetti antropologici della storia della città e della Laguna, e al ruolo strategico svolto dai lazzaretti nel Mediterraneo e nel mondo. L’esposizione racconta il territorio dall’epoca romana ai giorni nostri. Ripercorre la vita millenaria e le piccole grandi invenzioni veneziane, attraverso i reperti più interessanti emersi dalle ricerche archeologiche che restituiscono la quotidianità delle diverse epoche; esplora le tradizioni del territorio con imbarcazioni da pesca e strumenti degli artigiani; racconta com’è fatta Venezia grazie alle collezioni di marmi e oggetti in ferro, e come vivevano i Veneziani nella sezione antropologica.

 

Le esposizioni temporanee

Le mostre approfondiscono di volta in volta i temi e le attività dell’ecomuseo, confluendo poi nell’esposizione permanente. Nel corso del triennio pandemico 2020-2022 l'allestimento permanente è stato aggiornato con pannelli indoor e outdoor funzionali alla nuova dimensione ecomuseale e al racconto-confronto fra le pandemie di ieri e di oggi.

  • 2020 La Litoteca: Venezia di pietra
  • 2019 Il Sentiero delle Barene
  • 2016 Le Fortificazioni Veneziane
  • 2011 Venezia e la Peste: lettere, decreti, fedi di Sanità
  • 2010 Il Ferro in Laguna: le asce e gli strumenti che hanno costruito Venezia
  • 2009 Antropologia: lo scavo del Campo Santo
  • 2008 Anfore: vino, olio, pesce lavorato, spezie, profumi nella Laguna di epoca antica
  • 2007 Il Ferro in Laguna: Carpentieria, navigazione, pesca
  • 2007 Aspetti naturali dell’ambiente lagunare: le Barene
  • 2004 Rotte mediterranee e baluardi di sanità: il gran fondaco delle Contumacie
  • 2002 Le barene. Aspetti naturali dell’ambiente lagunare.
  • 2000 L’isola del Lazzaretto Nuovo. Storia, recupero, riuso
  • 1998 La Torre Massimiliana di Sant’Erasmo
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Venezia cerniera delle rotte commerciali e migratorie fra Occidente e Oriente: l'esposizione museale in Tezon Grande con i graffiti originali e i reperti archeologici